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sabato 11 aprile 2009

Noi siamo testimoni

12 aprile 2009 – Pasqua di Risurrezione (B)
Parola da vivere
Noi siamo testimoni di tutte le cose
da lui compiute
(At 10,39)

Oggi è Pasqua, nello splendore della primavera che ancora una volta ha vinto l'inverno e nell'emozione di rivivere quella prima grande Pasqua quando Gesù è ritornato a vivere e a stare tra gli uomini.
Come Pietro anche noi dobbiamo dire: noi siamo testimoni che Gesù è vivo e presente in noi e in mezzo a noi.
Non siamo testimoni di un fatto storico solamente, ma di una realtà che si è manifestata nella nostra vita e tra noi cristiani che questo avvenimento unisce.
Testimoniamo che la nostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio, viviamo nella famiglia di Dio che è la Trinità.
Testimoniamo che Cristo ci ha fatti "azzimi", puri dal vecchio lievito che è il peccato, per essere fermentati dal nuovo lievito di sincerità e di verità.
Il mondo deve vedere che Gesù vive, risorto, in noi.
Se vivremo la sua Parola, se sapremo rinnegare le tendenze dell'uomo vecchio, amando il prossimo, se conserveremo sempre l'amore scambievole fra di noi, allora il Risorto vivrà in noi, vivrà in mezzo a noi e irradierà intorno la sua luce e la sua grazia, trasformando tutto attorno a noi, con frutti incalcolabili.
Solo questo basta per trasformare il mondo in una Pasqua universale.

Testimonianza di Parola vissuta

Quando un'ondata di profughi si è riversata dal Kosovo in Macedonia, ci siamo trovati di fronte ad uno spettacolo che non ci saremmo mai aspettati: file di persone affamate, infreddolite, sfinite dal lungo cammino, che avevano bisogno di tutto.
Un nostro amico musulmano si è recato sul posto per cercare la propria madre ma, di fronte a tanta sofferenza, si è fermato a consolare chi gli passava accanto.
"Ho cercato di aprire il mio cuore a tanto dolore - diceva -: lavare i piedi, dare una parola di conforto... Durante la Pasqua cristiana ho scoperto nella mia scuola, adibita a centro per i profughi, che, fra i musulmani, vi erano due famiglie cattoliche. La tensione fra le etnie era molto alta, per cui ho temuto per la loro incolumità. Ho pensato così di ospitarli nella mia casa, anche se ho solo due piccole stanze, con servizi improvvisati... ed erano in arrivo mia madre, mia sorella con la famiglia e altri parenti, che aspettavano da giorni alla frontiera che qualcuno li accogliesse! Da questo piccolo gesto è nata una catena di generosità. Altre persone hanno aperto le loro piccole e povere abitazioni per accogliere mamme e bambini, facendo ritornare il sorriso sul volto di molti".

(R.B., Macedonia)
(da "Camminare insieme" - vedi Testimoniare la Parola)

1 commento:

  1. Ciao e ancora auguri di una buona Pasqua (siamo ancora nell'"ottava" di Pasqua...). Questa sera in trasmisisone parleremo di immagini sacre e di icone (un tema un po' ostico ma affascinante). Se vuoi lasciare un commento... Ciao e buona giornata!

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