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venerdì 5 dicembre 2014

Una strada tutta nuova


2a domenica di Avvento (B)
• Isaia 40,1-5.9-11 • Sal 84 • 2 Pietro 3, 8-14 • Marco 1,1-8
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Appunti per l'omelia

Inizio del Vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio.
La parola "inizio" dice la novità assoluta e imprevedibile rappresentata da Gesù rispetto al passato. Il Vangelo, la "buona notizia" è che Dio, in Gesù, visita la terra, viene in persona a parlare di sé, a offrirci una vita e uno stile di vita come il suo.
È interessante notare, in questo caso, che Gesù non è indicato come "il Cristo", ma "Cristo": la mancanza dell'articolo sta a significare che Lui non è quel "re" che ci si può aspettare, ma ha una novità da portarci.

Preparate … raddrizzate …
La novità di Gesù non è un dato scontato: ci si allena a coglierla.
Le tradizioni, la convinzione di essere già nella verità e di sapere già come fare, la fiducia in certe pratiche religiose possono essere un ostacolo ad accettare il "nuovo" di Gesù.
Solo il confronto continuo con la Parola, in particolare fatto insieme ad altri, l'ascolto senza pregiudizi di chi ha convinzioni diverse, ci fa comprendere la "novità" di Gesù: il Dio in cui in crediamo è "trinità", "relazione" e "comunione" di persone che si donano l'una all'altra.
Di qui è la luce per capire anche le necessità del mondo oggi, i nuovi doni dello Spirito e l'idea di una Chiesa nuova, diversa da quella ereditata dal passato.

Egli vi battezzerà con lo Spirito Santo.
Lo Spirito Santo è, nella "trinità", l'amore vicendevole tra il Padre e il Figlio.
Gesù ci "immerge" (baptizo = immergere) nella vita di comunione di Dio-Trinità, ci dona di percepire un Dio "vivo", di vivere "come in cielo così in terra".
Questo si esprime nel vivere insieme la Parola, condividere i beni spirituali e materiali, guardare con misericordia i limiti degli altri, scoprire le diversità come ricchezza vicendevole, accogliere la fatica per ravvivare sempre questo amore.
Allora Gesù ci assicura la sua presenza, che è poi il dono dello Spirito.

Allora possiamo chiederci, con tutta sincerità, se sentiamo la fortuna di aver trovato il Vangelo, la "buona notizia" che dà senso a tutto; se dal Vangelo ci aspettiamo "novità" o pensiamo di sapere già tutto; se sappiamo ascoltare chi pensa in modo diverso da noi, cercando di cogliere la parte di verità che ha…
È il modo migliore e concreto di prepararci al Natale, perché dove c'è critica, divisione, egoismo, non può "nascere" Gesù. Ma se curiamo come prima cosa la comunione fraterna, possiamo sperimentare la presenza di Gesù tra noi.



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Vedi anche Parola-sintesi (breve commento e una testimonianza) a suo tempo pubblicata (4/12/2011)
Fate di tutto perché Dio vi trovi in pace, senza colpa (2Pt 3,14)
(vai al testo)

Commenti alla Parola:
  di Luigi Vari (VP 2014)
  di Marinella Perroni (VP 2011)
  di Claudio Arletti (VP 2008)
  di Enzo Bianchi


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