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venerdì 10 ottobre 2008

La forza della Parola

12 ottobre 2008 – 28a domenica del Tempo ordinario (A)

Parola da vivere

Tutto posso in colui che mi dà la forza (Fil 4,13)


La missione ci ricorda il seminare, gettando la Parola come seme in terre nuove, inviolate o sui terreni ormai sterili calpestati dall'ingiustizia, dall'odio, dalla violenza, da tutto quello che l'uomo arriva a fare senza Dio.
La missione è anche una passione: un giorno può esserci capitato di sentirci sollevare tra le braccia da Colui che è il Forte, che ha vinto la nostra debolezza con il suo amore..
Con Lui si riparte, sicuri che "tutto possiamo in Colui che ci dà forza".
Andiamo ad invitare tutti alla festa di nozze di Dio con gli uomini, cominciando dai cosiddetti "fedeli". Non importa se per loro, noi che ci riteniamo tali, l'invito diventa una seccatura. Qualcuno ci risponderà di aver già fatto tanto e di aver tanto da fare, ci dirà che questo amore di Dio diventa soffocante, insopportabile... Basta loro la religione del "perbenismo", dei precetti onorati al minimo come se fossero tasse.
Allora andiamo oltre, a quelli che sono spogliati della dignità umana, della convivenza civile e avvolgendoli con il nostro amore come in una veste di fraternità, di accoglienza. Rivestiti d'amore, come la sposa del banchetto, impareranno di nuovo ad amare e a sentirsi amati nella grande famiglia del Padre.

Testimonianza di Parola vissuta


Era già scesa la notte su Roma. E in quell'appartamento seminterrato l'esiguo gruppo di ragazze, che volevano vivere il Vangelo, si davano la buona notte. Ma ecco il campanello. Chi era a quell'ora? Un uomo che si presentava alla porta nel panico, disperato: il giorno dopo l'avrebbero sfrattato di casa con la famiglia, perché non pagava l'affitto. Le ragazze si guardarono ed in un muto accordo, aprirono il cassetto dove, in buste distinte, avevano raccolto il residuo dei loro stipendi e un deposito per le bollette del gas, del telefono, della luce. Diedero tutto a quell'uomo, senza ragionare. Quella notte dormirono felici. Qualcun altro avrebbe pensato a loro. Ma ecco che non è ancora l'alba. Il telefono squilla. "Vengo subito con un taxi", dice la voce dell'uomo. Meravigliate per la scelta di quel mezzo, le ragazze attendono. La faccia dell'ospite dice che qualcosa è cambiato: "Ieri sera, appena tornato a casa, ho trovato un'eredità che non avrei mai immaginato di ricevere. Il cuore mi ha detto di farne a metà con voi". La somma era esattamente il doppio di quanto avevano generosamente dato.

(da "Essere la tua Parola", ed. Città Nuova)

(da "Camminare insieme" - vedi Testimoniare la Parola)

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