Questo Blog continua nella nuova versione
venuto per servire
(clicca qui per entrare)


venerdì 5 maggio 2017

Chiamati per nome ad una pienezza di vita


4a domenica di Pasqua (A)
Atti 2,14a. 36-41 • Salmo 22 • 1 Pietro 2,20b-25 • Giovanni 10,1-10
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

Il buon pastore chiama le sue pecore, ciascuna per nome…
Non l'anonimato del gregge, ma nella sua bocca il mio nome proprio. Io sono un chiamato, con il mio nome unico pronunciato da lui come nessun altro sa fare. Con il mio nome al sicuro nella sua bocca, tutta la mia persona al sicuro con lui.

E le conduce fuori e cammina davanti ad esse…
Le conduce fuori: il nostro non è un Dio dei recinti chiusi ma degli spazi aperti, di liberi pascoli. E cammina davanti ad esse: non un pastore di retroguardie, ma una guida che apre cammini e inventa strade, è davanti e non alle spalle. Non pastore che rimprovera e ammonisce per farsi seguire, ma uno che precede e seduce con il suo andare, che affascina con il suo esempio.
E troveranno pascolo: Gesù promette a chi va con lui un di più di vita, un centuplo di fratelli e case e campi. Promette una vita piena.

Io sono la porta delle pecore…
Cristo è passaggio, apertura, porta spalancata che immette nella terra dell'amore leale, più forte della morte (se uno entra attraverso di me sarà salvato); più forte di tutte le prigioni (entrerà e uscirà), dove si placa tutta la fame e la sete della storia (troverà pascolo).

Io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza
Non solo la vita necessaria, non solo la vita indispensabile, non solo quel respiro, quel minimo senza il quale la vita non è vita, ma la vita esuberante, magnifica, eccessiva, vita che dirompe gli argini e sconfina…, che profuma di amore, di libertà e di coraggio.

Pienezza dell'umano è il divino in noi, diventare figli di Dio: i quali non da sangue, non da carne, ma da Dio sono nati (cf. Gv 1,13 ). Diventare consapevoli di ciò che già siamo, figli. E non c'è parola che abbia più vita dentro!
Allora urge cambiare il riferimento di fondo della nostra fede: non è il peccato dell'uomo il movente della storia di Dio con noi, ma l'offerta di una vita piena, elargita in abbondanza.

(spunti da Ermes Ronchi)

-------------
Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Io sono la porta delle pecore (Gv 10,7)
(vai al testo…)

Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata:
 Chiama le sue pecore, ciascuna per nome (GV 10,3) - (11/05/2014)
(vai al testo…)
 Chiama le sue pecore, ciascuna per nome (GV 10,3) - (15/05/2011)
(vai al testo…)

Vedi anche il post Appunti per l'omelia:
  Gesù, l'unico Pastore (9/05/2014)

Commenti alla Parola:
  di Cettina Militello (VP 4.2017)
  di Gianni Cavagnoli (VP 4.2014)
  di Marinella Perroni (VP 4.2011)
  di Enzo Bianchi

(Illustrazione di Stefano Pachì)

Nessun commento:

Posta un commento