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venerdì 15 maggio 2015

Il Vangelo per ogni uomo


Ascensione del Signore (B)
Atti 1,1-11 • Sal 46 • Efesini 4,1-13 • Marco 16,15-20
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

Gesù fu elevato in cielo
Gesù per primo ha attraversato il mondo degli uomini, ne ha condiviso la storia: il "cielo" è il compimento di questa storia. Tutto ciò che accade, successi e insuccessi, rapporti d'amore e ingiustizie, gioie e sofferenze, non è estraneo al "progetto" di Dio, trova un significato nuovo.
Gesù, lo "sconfitto" secondo la logica umana, è proclamato dal Padre "suo servo fedele". Non ha instaurato il tanto atteso dominio del popolo d'Israele, non ha sottomesso i nemici con la spada, ma ha dato inizio al "regno di Dio", a un mondo completamente nuovo. Per questa sua fedeltà il Padre lo ha esaltato (Fil 2,6-11), lo ha fatto ascendere al cielo (Ef 4,8-9), ha sottomesso a lui ogni creatura (1Cor 15,27), "lo ha fatto sedere alla sua destra" (1Pt 3,18-22).

Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura
A questa "buona notizia" (eu-anghelion) ha diritto "ogni creatura": l'umanità e, per essa, tutta la creazione. Tutto è "ricapitolato" nel destino di Gesù. Ogni uomo è un "candidato" all'incontro con Gesù e ad essere protagonista nel portare a compimento la Sua opera.
Per questo Paolo scrive: "La creazione attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio e nutre la speranza di essere liberata dalla schiavitù della corruzione" (Rm 8,19-21).
Per questo compito così importante e universale Gesù ha garantito la sua presenza: "… il Signore agiva insieme con loro".

Chi crederà e sarà battezzato
Il battesimo è una conseguenza e un segno della "fede": sentire che Gesù è essenziale per la mia vita, che il suo Vangelo è "parola che mi fa vivere".
Non è una "garanzia" di salvezza in sé: "chi crede ed è battezzato è salvato".
Per questo il battesimo dura tutta una vita!

Confermava la Parola con i segni
La Parola ascoltata e vissuta non può non produrre frutti:
scacceranno i demoni, le forze di male e di morte che si trovano nell'uomo: orgoglio, invidia, gelosia, ira, lussuria;
parleranno lingue nuove, non il linguaggio dell'insulto, della tracotanza, della violenza, del giudizio, ma quello del perdono, della stima reciproca, del servizio;
prenderanno in mano i serpenti: non si ha paura delle forze avverse, perché è sempre attuale l'invito che percorre tutto il Vangelo: "Non temete";
imporranno le mani ai malati: la comunità cristiana è portatrice di una forza divina capace di ricreare il mondo, a partire da quella comunione di vita in cui ciascuno si sente "vivo" e importante.



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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Essi partirono e predicarono dappertutto (Mc 16,20)
(vai al testo) - (---> pdf, formato A4, stampa a/r per A5)

Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata (20/05/2012)
Proclamate il Vangelo a ogni creatura (Mc 16,15)
(vai al testo)

Vedi anche il post Appunti per l'omelia:
In attesa di rivederlo (18/05/2012)

Commenti alla Parola:
  di Luigi Vari (VP 2015)
  di Marinella Perroni (VP 2012)
  di Claudio Arletti (VP 2009)
  di Enzo Bianchi

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