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venerdì 24 gennaio 2014

La gioia di seguire Gesù


3a domenica del T.O. (A)

Appunti per l'omelia

Gesù inizia il suo ministero non in Giudea e nella capitale Gerusalemme, che sono il centro della vita religiosa di Israele, ma in Galilea, regione di periferia, dove abitano anche molti pagani e che è circondata da territori pagani: Gesù è il Messia anche dei pagani (cf Mt 4,12-23). Nella presenza e attività di Gesù in Galilea Matteo vede compiersi la stupenda visione profetica di Isaia (cf Is 8,23-9,3). È come l'esplodere della luce nelle tenebre e della vita in un luogo di morte. Dove arriva Gesù arriva la luce e la vita per tutti, anche per i pagani. È Lui, Gesù, "la luce" e "la vita". Lo è con la sua persona, la sua parola, la sua opera.
«Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: "Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino"». Sono le prime parole che Gesù rivolge alla gente che incontra ed esprimono in sintesi il suo intero messaggio.
Innanzitutto, l'annuncio di una "buona notizia" che riempie di gioia chi la riceve: il regno dei cieli, di Dio, è vicino. Il regno di Dio non è qualcosa di diverso o di separato da Dio, ma indica Dio stesso che, Signore e Re del suo popolo, interviene e si manifesta come Signore e Re impegnandosi in favore degli uomini. Se potessimo capire chi è Dio, nella sua infinita bontà e misericordia, felicità e bellezza, capiremmo qualcosa del "regno di Dio": Dio, che è Padre e Amore, si fa incredibilmente vicino per eliminare ogni situazione di ingiustizia e di dolore. Dio è qui e dona tutto ciò che ha e tutto ciò che è. Il Regno non è ancora completamente presente nella sua pienezza. Gesù, infatti, ci insegna a pregare: "Venga il tuo Regno!". Ma è già una realtà, che attende di diventare perfetta.
A questo lieto annuncio Gesù premette l'appello "convertitevi", volgetevi a Dio, volgete a Lui la faccia e il cuore, ascoltatelo attentamente con fiducia: non voltargli le spalle cercando la salvezza e la felicità lontano da Lui.
Ma il muoversi di Dio verso gli uomini esige come risposta il muoversi degli uomini verso di Lui.
L'imperativo «Convertitevi!» viene subito ripreso e precisato da un altro imperativo: «Venite dietro a me!». La conversione infatti, nel cogliere la presenza del Regno di Dio, consiste nel seguire una persona, nel legarsi a Gesù, nel diventare suoi discepoli.
Segue poi il racconto di una vocazione, di una chiamata. Parole semplici e scarne: Gesù passa, vede qualcuno (di cui si fa menzione del mestiere) e lo chiama a seguirlo. Non domanda altro. Il chiamato lascia tutto, aderisce a Gesù, lo segue. Ecco le componenti essenziali della vocazione! Da una parte c'è l'iniziativa di Gesù: Gesù passa. Gesù vede, sceglie. Non è uno sguardo distratto e gettato a caso, ma uno sguardo di intensissimo amore. Attraverso lo sguardo di Gesù è tutta la Trinità che mette gli occhi addosso a una persona.
Dall'altra parte l'iniziativa di Gesù provoca la risposta dei chiamati. Risposta che è caratterizzata da prontezza e gioia senza rimpianto. Risposta che è rottura con la situazione anteriore di professione e di famiglia. Risposta che è dono totale a chi chiama per condurre una nuova esistenza caratterizzata dalla comunione con Lui e da una missione: «Vi farò pescatori di uomini», non catturando più pesci uccidendoli, ma uomini salvandoli dalla morte. Questa risposta esprime la fede con cui il discepolo, senza chiedere spiegazioni, si affida interamente a chi lo chiama.
Gesù, chiamando i discepoli, li lega ciascuno alla sua persona e nello stesso tempo li inserisce in una comunità dove Lui è il centro. Non li stacca dagli altri uomini, ma vuole che la comunione con Lui e tra loro si espanda nella missione: è la realtà della Chiesa.
Anche oggi Gesù continua a passare accanto a me, mi vede col suo sguardo carico d'amore, mi chiama a fare quel passo concreto di fedeltà a Lui e io in ogni gesto decido se seguirlo o meno.
Ogni volta che ascolto il suo «Vieni dietro a me!», rispondo subito: «Sì, Gesù, io vengo dietro a te!».



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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Convertitevi perché il regno dei cieli è vicino (Mt 4,17)
(vai al testo) - (pdf, formato A5/A4c)


Commenti alla Parola:
  di Gianni Cavagnoli (VP 2014)
  di Marinella Perroni (VP 2011)
  di Enzo Bianchi


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