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venerdì 15 novembre 2013

Nell'attesa di quel giorno…


33a domenica del T.O. (C)

Appunti per l'omelia

L'anno liturgico volge al suo termine. I brani biblici di questa domenica orientano la nostra attenzione verso gli avvenimenti finali della storia sia dell'umanità sia personale.
Il Vangelo (cf Lc 21,5-19) riporta la prima parte di un lungo discorso dove Gesù, ricorrendo anche a un linguaggio ricco di immagini forti e paradossali, annuncia la conclusione della vicenda dell'uomo e del mondo, che coinciderà con la sua ultima venuta. Questo discorso, che l'evangelista colloca immediatamente prima del racconto della passione, assume il valore di un testamento: il Maestro, in procinto di essere sottratto ai suoi discepoli dalla morte ormai imminente, solleva in qualche modo il velo sul futuro che li attende fino al termine della storia, quando Egli verrà nella gloria, radunerà i dispersi e ricomporrà la famiglia.
Gesù, mentre fissa ai discepoli di tutti i tempi un appuntamento finale con Lui, è soprattutto interessato al loro modo di comportarsi durante il cammino della storia e della vita. È l'ultimo discorso pubblico di Gesù. È il suo addio a Gerusalemme, di cui annuncia la rovina.
Ogni grandezza artificiale, ogni simbolo e roccaforte del potere, fosse anche potere religioso, ma in cui gli uomini ripongono una falsa sicurezza, sono destinati a crollare.
Un pericolo poi contro cui Gesù mette in guardia i discepoli è rappresentato dai falsi profeti che annunciano prossima la sua venuta. La fede dei discepoli fin dagli inizi sarà sempre minacciata da sedicenti liberatori dell'umanità, da presunti rappresentanti di Dio: bisogna vigilare per non lasciarsi ingannare.
Il corso della storia è segnato da violenze, guerre… Gesù ci chiede, perciò, di accettare con coraggio il tempo che viviamo. Vuole che sappiamo guardare in faccia alla realtà, che sappiamo affrontarla senza paura, anche se è dolorosa e carica di incognite. La forza d'animo è richiesta soprattutto di fronte all'odio e alla persecuzione che accompagnano sempre i discepoli. Gesù vuole che, quando si troveranno nella morsa della persecuzione, non perdano la fiducia e non si lascino soffocare dalla paura e dalle preoccupazioni.
«Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita»: perseveranza, cioè, pazienza, costanza, coraggio, fiducia, soprattutto resistenza di fronte a tutte le prove fino alla fine. Si tratta di rimanere fedeli alla parola di Gesù, alla volontà di Dio che ci chiede di vivere quotidianamente nella carità.



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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita (Lc 21,19)
(vai al testo) - (pdf, formato A5/A4c)

Vedi anche il post:
Oltre ogni paura (14 novembre 2010)


Commenti alla Parola:
  di Marinella Perroni (VP 2013)
  di Claudio Arletti (VP 2010)
  di Enzo Bianchi


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