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venerdì 30 dicembre 2011

Madre di Dio


1° gennaio, Maria SS.ma Madre di Dio

Appunti per l'omelia

Il nuovo anno si apre con la solennità di Maria, Madre di Dio, la Theotókos.
Alla sua materna intercessione affidiamo i doni di Grazia che il Padre elargisce a piene mani su ciascuno di noi ed invochiamo sul mondo intero il dono della pace. Pace che il Figlio di Dio è venuto a portare tutti. Pace che il Figlio, "nato da donna", ci ha donato, riscattandoci dalla schiavitù e rendendoci figli ed eredi (cfr. Gal 4,4-7). Pace che oggi ci interpella in una prospettiva educativa per i giovani, "nella convinzione che essi, con il loro entusiasmo e la loro spinta ideale, possono offrire una nuova speranza al mondo", come ci ricorda il messaggio del Santo Padre Benedetto XVI, in occasione della 45a Giornata Mondiale della Pace (Educare i giovani alla giustizia e alla pace).

In questa prospettiva guardiamo a Maria, la Regina della Pace. E come i pastori di Betlemme glorifichiamo e lodiamo Dio per quello che abbiamo udito e visto (cfr. Lc 2,16-21). Guardiamo a Maria nello stupore di una contemplazione, per quanto Dio ha operato in una creatura.
Scrive Chiara Lubich a questo proposito: «Maria non era solo […] la giovinetta di Nazareth, la più bella creatura del mondo, il cuore che contiene e supera tutti gli amori delle mamme del mondo, ma: era Madre di Dio. Ella ci appariva d'una dimensione rimasta fino allora a noi completamente ignota, era come la conoscessimo la prima volta.
Perché prima vedevamo Maria di fronte a Cristo e ai santi - per fare un paragone -, come nel cielo si vede la luna (Maria) di fronte al sole (Cristo) e alle stelle (i santi). Ora no: la Madre di Dio abbracciava, come un enorme cielo azzurro, il sole stesso, Dio stesso.
Maria, infatti, è Madre di Dio perché è madre dell'umanità dell'unica Persona del Verbo, che è Dio, il quale ha voluto farsi uomo. […]
Maria, che si contemplava contenuta nella Trinità, ci appariva perciò contenente, in un suo modo particolare, a causa del Figlio, la Trinità. […]
A questa comprensione di Maria la nostra anima avrebbe voluto gridare: solo ora abbiamo conosciuto Maria!
Contemplando Maria Madre di Dio, e per questo fatta da Dio capace di contenere, in certo modo, la Trinità, san Luigi Maria Grignon di Monfort scrive: "Nel paradiso medesimo, Maria è il paradiso di Dio e il suo mondo ineffabile, in cui il Figlio di Dio è entrato per operarvi meraviglie, per custodirlo e per trovarvi le proprie compiacenze. Dio ha fatto un mondo per l'uomo viatore, questo nostro; ha fatto un mondo per l'uomo beato, il paradiso; ma ne ha fatto un altro per sé e gli ha dato il nome di Maria"»1.

Così appare a noi oggi, nella luce del Natale, l'amore di un Dio che, per amore, si abbassa e annienta se stesso (cfr. Fil 2,7), manifestando così il suo vero volto.
Ora, questo "annullarsi di Dio", che nel Figlio ha avuto il suo culmine sulla Croce, iniziò nel seno di Maria, divenendo così modello per ogni credente e per tutti gli uomini che credono in una vera fraternità fra i popoli.


1. Chiara Lubich, Maria, trasparenza di Dio, Città Nuova 20032, pag. 24-25.



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