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venerdì 16 dicembre 2011

Essere un'altra Maria


IV domenica di Avvento (B)

Appunti per l'omelia.

In questa quarta domenica di Avvento, in attesa del Natale ormai imminente, è particolarmente presente la figura di Maria. In lei, nel suo consenso alla volontà di Dio, si realizza per l'umanità l'evento della salvezza. In lei il Verbo di Dio prende "casa" su questa terra. Nella famiglia di Nazaret, nella famiglia di Giuseppe e di Maria, il Figlio dell'Altissimo entra nella storia, entra a far parte di uno di noi, diventa noi.
Il re Davide, come leggiamo nel secondo libro di Samuele, pensa che sia necessario costruire una "casa" per il Signore, perché Egli abiti stabilmente in mezzo al suo popolo. Ma sarà il Signore stesso a promettere per il suo popolo una casa ed un regno stabile per sempre. Sappiamo bene però che questa promessa si realizza in Gesù, quando Maria, con il suo "Sì", diviene dimora e tabernacolo del Figlio di Dio.
Il vescovo sant'Andrea di Creta, ricordando la natività di Maria, scrive nei sui Discorsi: «Questo è il giorno in cui il Creatore dell'universo ha costruito il suo tempio, oggi il giorno in cui, per un progetto stupendo, la creatura diventa la dimora prescelta del Creatore». Chiamata ad essere il Paradiso di Dio!
Maria, con il suo "Sì", con l'adesione alla Parola del Padre, ha realizzato il suo meraviglioso disegno, ha reso la Parola esistenza umana, permeata lei stessa di Parola, tutta rivestita di Parola.
Come per Maria, anche per noi c'è un progetto da compiere. E Dio attende il nostro "sì"; chiede anche a noi di accogliere con docilità la sua Parola, essere anche noi altre piccole Maria e ripetere con Lei: Avvenga per me secondo la tua parola.
E dar vita anche oggi al Cristo in questo mondo assetato di divino.


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