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venerdì 14 maggio 2010

Testimoni della speranza

16 maggio 2010 – Ascensione del Signore (C)

Parola da vivere

Di me sarete testimoni (At 1,8)


Luca racconta: "Gesù mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato in cielo".
La festa dell'Ascensione inaugura il tempo della speranza. Gesù effettua il passaggio delle consegne e apre la missione apostolica.
Gli apostoli avevano fatto l'esperienza di stare con Gesù. Avevano ascoltato e gustato le sue parole, la sua presenza aveva loro riempito il cuore e dato conforto e speranza.
L'Ascensione raccontata da Luca è vista come glorificazione di Gesù presso il Padre, inseparabile dalla risurrezione. Per questo Gesù può dire agli apostoli e oggi anche a noi: "Di me sarete testimoni".
Noi però non abbiamo visto Gesù con gli occhi, né udito parlare, ma abbiamo fatto l'esperienza che Gesù è vivo in noi e fra noi. È avvenuto tutte le volte che l'abbiamo incontrato a tu per tu nella preghiera e, vivendo la sua parola, abbiamo amato gli altri e ci siamo amati l'un l'altro.
Gesù "un giorno tornerà" e ci porterà ad occupare il posto da lui preparato e a vivere con lui nella gloria.
È bene, quindi, salire sul treno che corre verso il futuro: il treno della speranza.


Testimonianza di Parola vissuta


Durante l'ultimo anno dell'Università - ho studiato ingegneria civile in Polonia - con una mia collega abbiamo iniziato a lavorare in una azienda. Quando sono entrata nell'ufficio dove avrei dovuto lavorare, ho subito notato appesa alla parete una foto che andava contro la dignità della donna.
La mia collega mi consigliava di non dire nulla, che era già difficile trovare un lavoro e che era meglio non rischiare di perderlo. Io però non potevo rimanere indifferente, significava approvare la mancanza di rispetto verso le donne, e io volevo essere fedele ai miei ideali di vita. Ma cosa avrebbero pensato gli altri colleghi dell'ufficio?
La mattina dopo mi sono fatta coraggio e per prima cosa ho tolto dalla parete quella foto. I colleghi non solo non mi hanno disapprovata, ma anzi da quel giorno il nostro rapporto è diventato sempre più profondo e io ho imparato l'importanza di essere protagonista nell'ambiente in cui vivo, senza giudicare nessuno, ma anche senza rimanere indifferente a ciò che succede.

(M. T., Polonia)

(da "Camminare insieme" - vedi Testimoniare la Parola, come proposto in parrocchia)

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