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venerdì 7 maggio 2010

L'amore, risposta alla Parola

9 maggio 2010 – 6a domenica di Pasqua (C)

Parola da vivere


Se uno mi ama osserverà la mia parola (Gv 14,23)


Nel discorso d'addio Gesù confida e svela agli apostoli l'intimità d'amore che vive con il Padre e lo Spirito Santo: "Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui".
L'osservanza della Parola, come risposta all'Amore, determina la presenza di Gesù in coloro che lo amano e in lui confidano.
E in questa realtà vissuta, Gesù si accosta alla gente e la gente riscopre la gioia dell'incontro con lui.
La Parola va sì conosciuta, annunciata, ma - perché parola di Dio che ha l'odore della terra e il sapore del cielo - va prima di tutto e soprattutto accolta, amata e vissuta. Allora darà il suoi frutti!
Per questo i credenti non hanno alcun motivo di inquietudine e turbamento. l nostri dolori, le impreviste disgrazie, le assurde malattie ci possono ricordare il grido di Gesù: "Dio mio, perché mi hai abbandonato?".
«Proviamo, dunque, a riconoscere Gesù in tutte le angustie, le strettoie della vita, in tutte le oscurità, le tragedie personali e altrui, le sofferenze dell'umanità che ci circonda. Sono lui, perché egli le ha fatte sue. Basterà dirgli con fede: "Sei tu, Signore, l'unico mio bene", basterà fare qualcosa di concreto per alleviare le "sue" sofferenze nei poveri e negli infelici, per andare al di là della porta, e trovare al di là una gioia mai provata, una nuova pienezza di vita» (Chiara Lubich).


Testimonianza di Parola vissuta



Siamo un gruppo di ragazzi di una piccola città del nord Italia, e da un po' di tempo abbiamo deciso di impegnarci insieme a vivere il comandamento nuovo di Gesù, cioè amarci a vicenda come Lui ci ha amato, per costruire fra di noi un pezzetto di mondo unito. Così, ogni due settimane, ci ritroviamo a casa mia per passare un po' di tempo assieme e per raccontarci come ognuno di noi ha cercato in quei giorni di amare e di vivere le parole del Vangelo.
Il comunicarci le esperienze è molto importante per noi: ci aiuta, infatti, a rafforzare l'unità tra di noi e a superare qualche momento difficile. Cercando di mettere in pratica le parole del Vangelo, scopriamo quanto è bello amare chiunque ci passa accanto: la persona anziana a cui cedi il posto in pullman; l'immigrato che incontri al semaforo; il compagno di scuola che non riesce a risolvere un problema o sta passando un momento difficile; l'amico che ti sembra troppo prepotente; i fratelli e le sorelle con cui dividi la camera; e, sembra strano, ma anche i professori che ti stanno antipatici.
Certo per queste esperienze non verremo citati nei libri di storia. Però la gioia dell'unità che si crea fra di noi e che vogliamo portare a tanti altri ragazzi, ricambia 100 volte tutta la fatica che a volte possiamo incontrare nel costruirla.

(Mirco, Alex, Mario e Vincenzo)

(da "Camminare insieme" - vedi Testimoniare la Parola, come proposto in parrocchia)

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