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sabato 27 dicembre 2008

Tutto vince l'amore!

28 dicembre 2008 – Santa Famiglia

Parola da vivere


I miei occhi hanno visto la tua salvezza (Lc 2,30)


Siamo ancora avvolti dalla mistica del Natale. Più che affannarci oggi a cercare nella famiglia di Nazaret soluzione agli infiniti problemi della famiglia propriamente detta, fonte e modello della famiglia umana, rimaniamo ancora un po' in contemplazione: Abramo e Sara sono vecchi, avvizziti come alberi stanchi di tante primavere: "Come è possibile generare un popolo?" Maria aveva esclamato: "Come è possibile? Non conosco uomo!". È così: l'umanità, da sola, non ha più forza di diventare famiglia, non conosce più le relazioni profonde che attingono all'amore e lo generano come un figlio.
Il vecchio Simeone cosa vede davanti a sé, per essere anche pronto a morire? In quei due poveri sposi vede il piccolo resto di Israele che ha creduto alle promesse di Dio. L'amore è una cosa fragile come quel bambino che portano in braccio, ma è anche una bomba esplosiva che rivoluziona tutto attorno. Questa è la Salvezza: Dio ci ama, vuole essere tra noi come in una famiglia, Padre e Figlio nello stesso tempo, accettando la nostra fragile collaborazione a rigenerare l'Umanità. Simeone muore sereno perché ha riconosciuto i cammini dell'amore nella contraddizione e nella spada di dolore, ma è certo: tutto può vincere l'amore.

(da "Camminare insieme" - vedi Testimoniare la Parola)

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